Opere compensative: ben fatto!
Comunicazione al Consiglio comunale di Lorenzo Didoné del 14 dicembre 2023
“Pianificazione urbanistica. Infrastrutture strategiche definite dalla legge obiettivo n. 443/01 – Linea AV/AC Corridoio 5 tratta linea AV/AC Milano – Venezia – Progetto definitivo Nodo di Verona – Ingresso Est e ingresso Ovest. Integrazione parere positivo espresso con delibera consiliare n. 48/2022 – Individuazione opere compensative.”
Ben fatto! Possiamo dirlo, almeno una volta? Quello che è stato fatto e che stasera voteremo è una scelta giusta. Giusta perché riflette una scelta strategica della mobilità all’interno di Verona e che si ricollega strettamente alla delibera relativa alla Strada di Gronda e a quanto deciso in merito alla filovia.
Ribadisce la volontà dell’Amministrazione di prendersi cura della viabilità di Verona Sud e di tutta la fascia lungo il percorso della tratta cittadina della Alta Capacità ed dell’Alta Velocità, andando ad individuare interventi migliorativi e trasformativi su cui investire gli importi compensativi

Nella logica di affrontare assieme i problemi, lo facciamo distribuendo sul territorio impattato dalle infrastrutture della Tav le risorse a disposizione, evitando di concentrarle in un unico punto. É questo un punto qualificante della decisione che stiamo per prendere, così da compensare tutti i territori del tratto cittadino attraversati dal percorso dell’Alta velocità.
“Dividere le responsabilità e le ricompense tra tutti quelli che sono coinvolti dal progetto“
Si tratta di una particolare modalità del procedere scelta da questa amministrazione: dividere le responsabilità e le ricompense tra tutti quelli che sono coinvolti dal progetto.
Un intervento che si riconnette al percorso di crescita della mobilità sostenibile che ci si è dati con la Filovia, finanziando lo studio per una nuova tratta da Sud-Ovest a Nord della città, e prevedendo percorsi ciclopedonali, con l’individuazione di nuove piste a servizio della mobilità interquartierale. Per Verona Sud e in particolar modo per l’area di Santa Lucia e Golosine, viene attivato un circuito che fa perno sulla T4 – T9 e sulla Strada di Gronda, che crea un collegamento da Sud a Nord della città tutto esterno alla zona abitata, creando le condizioni per ridurre in maniera drastica il traffico di puro attraversamento del Quartiere.
A tutt’oggi le direttrici di traffico su Stradone Santa Lucia, Via Carlo Alberto dalla Chiesa, Via Mantovana, Via Albere sono a tutti gli effetti una tangenziale interna al tessuto connettivo del quartiere e della città, con una quantità di traffico percentualmente superiore a quella di Viale Piave. La soluzione che si era prospettata [il sottopasso del “Central Park”, ndr] avrebbe finito per scaricare dal quartiere Stadio sulla zona delle Golosine e di Santa Lucia ulteriori flussi di traffico, visto che non esiste una strada in grado di smaltirlo. La soluzione adottata, invece, sposta il traffico all’esterno della zona cittadina.
Se si parla di riqualificazione urbana della periferia di Verona, il primo nodo da sciogliere è quello della riduzione del traffico veicolare quando questo taglia a pezzi la vivibilità dei quartieri. Non possiamo evitare di guardare in maniera nuova alle possibili soluzioni.
“Non possiamo evitare di guardare in maniera nuova alle possibili soluzioni“
Ora ci sono le condizioni per rivedere la modalità di utilizzo della struttura stradale affinché diventi un fattore di connessione, e non di divisione, tra le diverse zone e dove sia possibile muoversi in sicurezza a piedi e in bicicletta su piste dedicate. La riqualificazione della modalità di movimento è un prerequisito per rivedere in periferia i negozi di vicinato e ravvivare così la vita di quartiere e anche questo è un punto qualificato del programma della nostra coalizione.