Giovanni Dusi. Partigiano e scrittore. Note biografiche

Mozione al Consiglio comunale del 23 novembre 2023 di Alberto Battaggia

Intitolazione di una Via o Piazza o giardino pubblico o luogo notevole a Giovanni Consiglio comunale


La vita di Giovanni Dusi, nato a Verona nel 1923 e qui spentosi il 4 aprile del 2003, si è subito caratterizzata, fin dagli anni giovanili, per l’assiduo impegno politico, civile e letterario.

La Resistenza

Studente al Politecnico di Milano, subito dopo l’8 settembre aveva  lasciato l’università per unirsi ai partigiani. entrando nella Resistenza sui Monti Lessini.  Nel ‘44 era vicecomandante della brigata Stella,  che operava nel Vicentino sui monti sopra Recoaro. Dopo alcuni mesi, pur non comunista, diventò commissario politico della Brigata Garibaldi “Ateo Garemi”.  

Contrario a ogni violenza, di formazione politica liberaldemocratica, agli studenti, nelle scuole e nelle università che gli chiedevano se fosse stato costretto a uccidere  spiegava:  “ Non mi sono mai trovato nella necessità di farlo e per questo mi ritengo fortunato”.  A loro si sforzava di spiegare “l’eterogeneità delle posizioni e i contrasti ideologici che animavano quella lotta”.

Giovanni Dusi

Aveva vent’anni Giovanni Dusi, ed era il più giovane comandante partigiano d’Italia,  nel maggio del 1945, quando riuscì ad imporre che a Verona fossero consegnate tutte le armi di una guerra ormai finita  e che la città fosse rimessa nelle mani dell’autorità civile .” Un giovane eroe disarmato” così lo ricordava Renzo Zorzi , un altro grande intellettuale veronese .

L’impegno civile

 Nell’immediato dopoguerra, tornato agli studi al Politecnico,  Dusi fu molto corteggiato dai partiti ma di politica preferì occuparsi con passione da privato cittadino e da scrittore. Il suo impegno civile è testimoniato da un’ininterrotta  attività giornalistica: dal novembre 1986 su l’ “Arena di Verona” e poi sul  nuovo quotidiano veronese “ La Cronaca”, dal 1993 al 1995, quando la testata chiuse. Dalla primavera dell’anno successivo  tornò  all’Arena  e ne fu collaboratore fino alla morte intervenendo su temi di  politica, cultura, costume.  La perenne fedeltà a uno spirito riformatore e al pensiero democratico traspare da ogni pagina de “ Il migliore dei mondi possibili” ( Perosini editore 1999) , un libro intervista in cui lo scrittore veronese parla di sé, della sua vita,  delle sue avventure intellettuali.  Alcuni dei suoi  articoli più significativi comparsi su quotidiani e riviste sono stati raccolti nel libro “Ragione e passione” ( Gemma Editco, 2004) pubblicato dopo la sua morte.

Nel 2005, Giuseppe Varchetta gli ha dedicato il documentario “Caro Giovanni” (54′), “per ricordare le tracce che Giovanni Dusi, la cui vita è stata legata da una ininterrotta militanza intellettuale-politica, ha lasciato nella letteratura e nel dibattito politico e intellettuale della seconda metà del Novecento nella sua città di Verona e nel nostro Paese”, come ha dichiarato il regista.

La letteratura

Il primo libro di Giovanni Dusi  fu pubblicato con particolare slancio e  convinzione da Valentino Bompiani nel 1966. Si intitolava “ La moglie” e nacque dalle conversazioni con l’amico Michelangelo Antonioni durante le riprese de “ L’avventura”.  Il romanzo divenne un caso letterario: vinse la selezione premio Campiello e fu finalista al premio Bancarella. Ristampato in quattro edizioni, venne  tradotto con gran successo in Francia (Editions du Seuil) e in Giappone (Soshisha) .

Negli anni successivi, pubblicò  “Il gallo rosso” ( Marsilio, 1973 e 1995) in cui Dusi affrontò con strumenti letterari il tema della Resistenza che in seguito divenne per Mondadori un testo scolastico; “ Gulliver Junior “ (Marsilio, 1977),  in cui usò lo strumento del racconto utopico per un’analisi disincantata sullo sviluppo e le sue contraddizioni; in “ Corte d’amore” ( Mondadori , 1985) , ambientato in una cornice settecentesca, costruì un dialogo filosofico sulla miglior forma di governo possibile ; mentre in“ Infedeltà amorosa”( Marsilio , 1992), Dusi  disegnò un itinerario di educazione sentimentale, un percorso verso la sapienza del vivere insieme .

Tutto ciò premesso,

                      IL CONSIGLIO COMUNALE

impegna il Sindaco e la Giunta ad intitolare una Via o Piazza o giardino pubblico o altro luogo notevole del Comune di Verona a Giovanni Dusi

Alberto Battaggia, presidente della Commissione Cultura e Turismo
Annamaria Molino, capogruppo della Lista Damiano Tommasi Sindaco
Fabio Segattini, capogruppo del Partito Democratico
Beatrice Verzé, Capogruppo di Traguardi
Jessica Cugini, capogruppo di Sinistra in Comune

Verona, 23 novembre 2023