Professione ostetrica
di Chiara Stella
Quinta Commissione 15 giugno 2023
Hanno partecipato
Elisa La Paglia, Assessora politiche sanitarie
Silvana Cappellaro, vice presidente dell’ordine della Professione di Ostetrica della Provincia di Verona
L’ostetrica Cappellaro, che opera presso il consultorio di San Giovanni Lupatoto, ha iniziato il suo intervento parlando delle BRO (gravidanze a Basso Rischio Osterico) e sintetizzando le linee di indirizzo date dal Ministero della Salute per ottimizzare i compiti dell’ostetrica. Per conseguire tale specializzazione è prevista una laurea breve. “L’ostetrica -ha spiegato la Capellaro – può essere anche libera professionista; l’ostetrica, in base al BRO, può essere di supporto anche sul territorio ed essere un’opportunità per la relazione madre-padre/-bambino; e anche agire da supporto nei casi di malattia della donna”. E’ possibile anche una collaborazione con le scuole che ne fanno richiesta, per affrontare con le classi i temi del cambiamento corporeo e dei contraccettivi.
Va sottolineato che il progetto BRO è partito un po’ a “macchia di leopardo”. Per quanto riguarda la legge 194, Silvana Cappellaro, afferma che le ostetriche forniscono tutte le informazioni sulla contraccezione dopo il parto ma non sono autorizzate a firmare ricette. Per quanto riguarda la prevenzione, le ostetriche si occupano di tutto quanto riguarda l’ambito maternità e anche dei pap-test.
Finita la relazione , commissari ,commissarie e capigruppo hanno posto varie domande all’ostetrica, soprattutto chiedono se il numero di ostetriche è sufficiente o no e se ci sono anche ostetrici. Viene risposto che a tutt’ora gli uomini sono qualche centinaia a fronte di 20.000 ostetriche circa: il numero totale dell’organico è comunque insufficiente .